Ok la creatività… ma la SEO?
Sul tuo sito o sul tuo blog aziendale puoi scrivere testi coinvolgenti e creativi quanto vuoi, ma se nessuno li legge a cosa ti servono? Certo, di solito inviti le persone che ti seguono sui social network o che ricevono la tua newsletter a cliccare su un link per leggere l’ultimo post che hai pubblicato o la pagina in cui riassumi i tuoi servizi, ma in questo caso devi poter contare sul giusto tempismo: la persona a cui chiedi un click ha davvero voglia, ha davvero bisogno, ha davvero tempo di dedicarsi a quella lettura proprio quando gliela proponi? Basta che una di queste coordinate salti, e sarà come scrivere la tua URL sulla sabbia.
La possibilità di farsi leggere in qualsiasi momento
Chi è interessato all’argomento del tuo post potrebbe non essere online nel momento in cui lo promuovi (e perdere il tuo link del mare magnum delle timeline dei social network), può addirittura non seguirti ancora, e allora come riesci a far incontrare il tuo lettore-potenziale cliente e il tuo post? Sfruttando a fondo le possibilità che ti si sono dischiuse davanti quando hai deciso di aprire un sito.
Occhio che è in arrivo una metafora: avere un sito o un blog di proprietà è come avere un negozio con una bella vetrina che invita a entrare ad ammirare la merce esposta all’interno e con un magazzino spazioso nel retro, da cui se c’è bisogno puoi tirare fuori gli articoli che non sono sugli scaffali in quel periodo, ma che possono comunque essere venduti: il tuo cliente non aveva bisogno di una sciarpa di lana a dicembre quando erano in vetrina, ma ora che l’inverno è agli sgoccioli e tu inizi già a esporre capi primaverili, perché ha perso la sua e non vuole prendersi il raffreddore. Decide di entrare a chiedere se per caso, nel retro… e tu sì, hai proprio ciò che cerca! Non vuole neanche un sacchetto per riporre il suo acquisto, lo paga e lo indossa subito. Che bella sensazione, vero?
Bene, adesso riflettiamo su questo: quando una persona cerca qualcosa in rete, a chi rivolge le sue domande? Certamente, a Google! E se nel tuo sito/blog/magazzino c’è qualcosa che può andar bene per lei, Google cosa fa? Le piazza il tuo link sotto il naso, facendo in modo che ciò di cui ha bisogno esca dal tuo retrobottega e vada a soddisfare la sua richiesta.
La SEO per farmi scegliere da Google
Perché Google sappia che nel tuo retrobottega c’è qualcosa che piacerà a chi sta compiendo la ricerca, è necessario giocare d’anticipo, prevedendo i bisogni delle persone e le parole con cui esprimeranno la loro richiesta attraverso il motore di ricerca. Dovrai usare esattamente quelle parole per fare in modo che Google, scorrazzando tra un sito e un altro per trovare le corrispondenze giuste, trovi perfetto l’abbinamento tra la domanda che è stata formulata e la risposta che tu fornisci.
Questo meccanismo di studio, previsione e preparazione di testi appetibili per il motore di ricerca si chiama SEO (Search Engine Optimization) e l’ottimizzazione è quell’incantesimo che metti in atto quando riesci a dire ciò che vuoi dire in modo che sia una porta aperta per chi ti sta cercando e magari non lo sa ancora.
Come ottimizzare i testi del mio sito web?
Una volta che sai come funziona Google, devi avere ben chiaro di cosa ha bisogno il tuo cliente ideale e scoprire le parole che userebbe per formulare la sua richiesta. A questo punto non ti resta che descrivere i tuoi prodotti e servizi usando proprio quelle parole, per poter aumentare le probabilità che gli utenti dei motori di ricerca trovino proprio il tuo sito tra i primi risultati di ricerca.
Certo, ottenere un buon posizionamento non è qualcosa che si ottiene dal giorno alla notte solo attraverso la SEO: ci vuole una strategia precisa, un lavoro certosino che passa anche attraverso la SEM (Seach Engine Marketing) e che, anche se non ha formule precise, si basa sull’attenta osservazione dei numeri.
Ti sembra che non abbia niente a che fare con la creatività? Ricorda che i migliori esercizi creativi di solito prevedono dei paletti strettissimi (“Immagina un mondo dove tutti gli oggetti sono fatti di carta”, “Parla senza mai usare parole che iniziano per S” e così via…) e ti garantisco che quando avrai individuato le parole con cui il tuo cliente ideale ti sta cercando, integrarle nel tuo testo somiglierà a un’azione poetica. Provare per credere!
Se vuoi sapere più nel dettaglio come scegliere le parole chiave per i tuoi testi, a questo punto ti rimando al post di Patrizia, che ti rivelerà un paio di trucchi del mestiere di strategist per non arrendersi davanti all’indicizzazione Google e sfaterà qualche falso mito sui testi scritti in chiave SEO.
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